Diagnosi delle principali malattie infettive attraverso l’identificazione degli anticorpi ad esse correlati.
Mentre gli approcci diagnostici diretti sono finalizzati a individuare direttamente gli agenti infettivi, come batteri, virus, funghi e parassiti, nei campioni biologici utilizzando metodologie come il microscopio, la coltura, le tecniche di biologia molecolare, la spettrometria di massa e la ricerca degli antigeni, i test sierologici permettono una diagnosi indiretta e retrospettiva. Questi test cercano nei campioni di “siero” la presenza di anticorpi prodotti come risposta all’infezione da parte dell’agente infettivo.
Gli anticorpi sono prodotti dal sistema immunitario e diventano rilevabili nel sangue con una media di 10-15 giorni dopo l’infezione.
Come funziona e in cosa consiste questa analisi?
La diagnosi sierologica viene applicata per cercare anticorpi contro agenti causali di malattie batteriche (come la pertosse, la sifilide, il tifo, la salmonellosi, la brucellosi, ecc.), virali (come l’AIDS, le epatiti, la rosolia, la mononucleosi, l’herpes, il COVID-19, ecc.), da funghi (come l’aspergillosi, ecc.) e da parassiti (come la toxoplasmosi, la malaria, ecc.). La presenza di anticorpi, individuata attraverso un test sierologico, indica che l’infezione specifica è avvenuta, e in tal caso, il soggetto può essere definito “sieropositivo”.
Nel nostro laboratorio, grazie all’utilizzo di moderne tecnologie e strumenti diagnostici, l’esecuzione di questi test avviene con notevoli vantaggi in termini di velocità di esecuzione, tracciabilità dei dati e oggettività nella lettura e nell’interpretazione dei risultati.